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I MANTRA

I mantra, letteralmente 'forma mentale o formula mentale', 'sono gli strumenti tramite i quali l'uomo può andare oltre il limite delle sue percezioni' (Alain Daniélou) . Percepiti dai veggenti (Ṛṣi) e rivelate al mondo attraverso le sacre scritture (Veda, Upaniṣad) le sue origini sono millenarie. Composti di una o più sillabe o di parole in sanscrito, recitarli crea l'unione vibrazionale con l'Universo, con la totalità, guidandoci verso la coscienza divina.

La recitazione ripetitiva (japa) dei mantra è di 3, 7 o 108 volte (o multipli di tali cifre) aiutandosi nel conteggio con le dita delle mani o con l'utilizzo del rosario (mālā). Possono essere pronunciati ad alta voce o dentro di se, senza una parola esterna. Un altro modo è iniziare pronunciando ad alta voce per poi introdursi nella parte più introspettiva dove le parole sono mormorate fino ad arrivare alla ripetizione mentale. Eseguire in questo modo la pratica può aiutarti se stai provando per la prima volta e senti difficoltà a mantenere la concentrazione nel silenzio. Ci sono tantissimi mantra, a volte sarà il tuo maestro a scegliere uno per te, altre volte puoi sceglierlo tu in base al simbolo che vorresti richiamare in te. Il mantra contemplato e ripetuto offrirà protezione, avrà la potenza di regolare l'instabilità della mente facendo sparire i pensieri negativi. Sviluppando la tranquillità e la visione chiara siamo predisposti a generare forza creatrice e a lasciarci impregnare dalla beatitudine. Ci riporta all'origine divino del linguaggio, a riconoscere la potenza della parola. In questa ripetizione continua e costante ci addentriamo nel tempo divino, o meglio sarebbe a dire allo spazio atemporale dove non esiste un' Io con la paura delle scadenze, con la voragine della mente, tutto svanisce per ritrovarci nella vera essenza dell'essere.

I mantra essistenti sono illimitati, come illimitato è lo studio dedicato ad ognuno.

Sicuramente conoscete uno dei mantra più antichi, Gāyatrī , considerato come il contenitore dell'essenza dei Veda.

Il 'Triplice Inno' è un mantra solare, custode delle energie vitali e uno degli aspetti principali di Vāc (la parola) . Il numero consigliato di ripetizioni è di dodici volte.

Om Bhuur-Bhuvah Svah Tat-Savitur-Varennyam | Bhargo Devasya Dhiimahi Dhiyo Yo Nah Pracodayaat ||

Significato: AUM! Sfera terrestre, sfera dello spazio, sfera celeste! Contempliamo lo splendore dello spirito solare, il creatore divino. Possa egli guidare i nostri spiriti [verso la realizzazione dei quattro scopi della vita]. AUM!

(Note: Immagine dal web.

AUM viene conosciuto come OM.

Attualmente i mantra si possono pronunciare da tutti, ma nelle sue origini erano riservati a determinate caste, per la Gāyatrī viene specificato: non deve essere pronunciato dalle donne, né dagli uomini di bassa casta. L'uso rituale deve farsi durante i tre riti giornalieri dei brahmani. Anche possiamo sentire i mantra con diverse melodie e a volte variazioni della pronuncia, cosa impensabile quando i saggi dopo l'esperienza profonda tramandavano in forma orale, pronunciare il mantra in modo corretto era l'unica maniera per richiamare la loro forza.Anche se nella modernità tutto ciò, almeno in occidente viene perso, è interessante ricordarlo al momento della pratica, riportandoci con un'attitudine di rispetto e umiltà verso quest'insegnamenti sacri. In questi link potete ascoltare la Gāyatri mantra con la pronuncia tradizionale, una più moderna ma sempre nella cultura indiana fino ad arrivare in occidente:

Mahāyogi in meditazione.

Ph. Vanashree. Rishikesh, India.

Recitare i Mantra

Prima di cominciare realizza qualche movimento di scioglimento, riconosci il tuo corpo nello spazio. Trova una posizione confortevole a gambe incrociate o se hai difficoltà anche seduto in una sedia, l'importante è essere seduti corretamente sugli ischi e con la colonna vertebrale diritta. Lascia scivolare tutti i pensieri esterni che non riguardano alla tua pratica, a questo momento. I suoni esterni scivolano uno a uno, riportandoti al silenzio. Vivi questo silenzio. Inizia a portare la tua attenzione all'ascolto attento e silenzioso del respiro. All'inizio portando la concentrazione al respiro forse sentirai che è un po' forzato, è normale. Nell'onda del tuo respiro, senza pausa e senza scatti, senza forzarti la stabilità arriverà. Sarà il respiro, fonte di energia vitale a guidarti nella vibrazione del mantra, tranquillo/a puoi farlo anche se sei stonato/a. Lascia che la tua voce sorga dal tuo interno senza giudicarti (questa è un'azione dalla mente, indirizzala verso il mantra). Sentirai come dalla tua gola la vibrazione comincia a viaggiare per tutto il corpo: il petto, la testa, le spalle, gli organi. La mente (manas) è concentrata sulla pronuncia di ogni parola, se continui nella recitazione questa vibrazione ti porterà dalla concentrazione alla meditazione per scoprirti uno con l'Universo intero. Continua tra respiro, parola, universo in modo da essere intonati con l'armonia cosmica. Dal silenzio tutto parte e al silenzio tutto ritorna.

Testo e immagini: Vanesa Vera Vernhet Vanashree.

Bibliografia: Alain Danièlou - Miti e Dèi dell'India

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